CAPELLINI3.0


Accademia Lunigianese di Scienze
Giovanni Capellini
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L’Accademia fu costituita il 1 gennaio 1924 come naturale erede della Società Lunigianese di storia naturale “Giovanni Capellini” fondata nel 1919. La sua attività di studio si esplica attraverso letture, memorie, comunicazioni scritte e orali. Lo scopo è quello di contribuire al progresso generale delle scienze ed in particolare di promuovere ricerche e studi sulla Lunigiana e regioni limitrofe. L’attuale Statuto,  che le ha attribuito personalità giuridica, è stato approvato il 5 gennaio 1963.Offre al pubblico una serie di servizi prima destinati soltanto ai soci dell'Accademia. E' infatti ora possibile per tutti consultare il materiale conservato in sede e ottenere in prestito il volume alle condizioni previste dal regolamento delle Biblioteche civiche. Un moderno servizio informatizzato, l'OPAC del Sistema Bibliotecario Urbano , permette di ricercare il libro che interessa anche dal proprio computer di casa. Così attraverso il titolo o l'autore oppure l'argomento è possibile rintracciare il testo, vedere in quale biblioteca cittadina è conservato, se è disponibile oppure già in prestito, quindi procedere ad un'eventuale prenotazione.
Come si sa il patrimonio documentario della Biblioteca si è formato nel corso degli anni a seguito delle donazioni di alcuni soci e degli scambi che l'Accademia ha effettuato con altre Accademie, enti, istituzioni e associazioni culturali. Si contano circa 4.500 opere tra monografie e periodici di notevole rilevanza storica. La Biblioteca ospita attualmente la raccolta libraria della Sezione Lunense dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri che, in precedenza, aveva sistemazione presso la Biblioteca civica "Ubaldo Mazzini". Le numerose riviste presenti - alcune fin dal loro nascere - costituiscono una vera e propria ricchezza sotto gli aspetti storici e scientifici. Di particolare importanza i Bollettini della Società Geologica Nazionale, della Società Geografica Italiana, del Comitato Glaciologico Italiano, nonché le riviste edite da rilevanti Musei civici di Storia naturale (per esempio di Livorno, di Verona ecc.) o da Istituti Universitari, come Parlatorea del Dipartimento di biologia vegetale dell'Università degli studi di Firenze, i Quaderni dell'Istituto di Geologia dell'Università di Genova o ancora gli Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa. Interessanti inoltre le riviste edite da altre Istituzioni Accademiche, come l'Accademia di Scienze Lettere e Arti degli Zelanti e Dafnici di Acireale o l'Accademia senese degli Intronati  oppure da Deputazioni di storia patria come quella per le Marche, per l'Umbria o per le antiche province modenesi. Un ampio panorama storico viene offerto dalle principali riviste del territorio lunigianese, ovviamente compresa l'intera raccolta delle Memorie edite dalla stessa Accademia Capellini.
LA SEDE DELL'ACCADEMIA


Dalla fine degli anni Venti La Spezia subì una trasformazione radicale ad opera di progettisti noti in ambito nazionale, fra questi, Manlio Costa (La Spezia, 1901-1936), professore di disegno nominato architetto "ope  legis". Dopo il Liceo Artistico a Carrara fre­quentò alcuni corsi presso  l'Accademia di Belle Arti a Bologna dove incontrò Angiolo Mazzoni  autore del Palazzo del­le Poste spezzino. Redattore delle riviste La Terra dei Vivi (La Spezia '33), La città nuova (Torino '34) e Stile futuri­sta (Torino '34-'36), insieme al critico spezzino Renato Righetti tenne i  contatti con il gruppo futurista torinese guidato da Fillia.

Alla Spezia progettò numerosi edifici fra il '27 e il '36, spaziando  dalla Secessione Viennese al Déco purista, al Futurismo. Costa applicò  le teorie del­l’architetto futurista italiano Sant'Elia,  secondo il quale le soluzioni futuriste aumentano il dinamismo delle  linee dia­gonali e l'effetto di abbassamento del pun­to di vista causato  dalla loro presenza. Così vanno moltiplicandosi anche a La Spezia “opere veramente degne del genio immortale del futurista Antonio Sant'Elia precursore della nuova architettura mondiale".
Su Via XX Settembre ad opera di Manlio Costa sorge uno dei suoi primi edifici la sede dell’Accademia Giovanni Cappellini con caratteri decò e classici, come deponeva il colonnato della  facciata, ristrutturata dopo i danni della seconda guerra mondiale.  Nell’edificio Costa metteva in atto una semplificazione degli elementi  classici introdotti, declinandoli in forme geometriche pure, connesse ad  una logica prettamente novecentesca.
ACCADEMIA LUNIGIANESE DI SCIENZE "GIOVANNI CAPELLINI" ETS C.F. 91013690119 VIA XX SETTEMBRE 148 19121 LA SPEZIA
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